Ozono nell’aria

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Con l'approssimarsi della stagione estiva torna di attualità il problema dell'emergenza caldo e quindi dell'inquinamento atmosferico da ozono.

Data:

08 Luglio 2024

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Descrizione

L'ozono è un inquinante stagionale che si manifesta durante le stagioni tardo-primaverili ed estive e che si forma in atmosfera tramite i suoi precursori:

  • veicoli a motore
  • industrie
  • processi di combustione

Questo processo è influenzato da variabili meteorologiche, come l'intensità delle radiazioni solari, la temperatura e la velocità del vento.

Gli effetti provocati dall'ozono sono:

  • irritazione alla gola e alle vie respiratorie
  • bruciore agli occhi
  • alterazione alle vie respiratorie
  • frequenti attacchi d'asma

L'ozono è anche responsabile di danni alla vegetazione e ai raccolti.

L'innalzamento dei livelli di ozono varia in base alle condizioni  metereologiche, ciò vuol dire che questo fenomeno si manifesta in maniera intermittente o continua in base alle condizioni metereologiche.

A tal proposito è disponibile consultare il sistema di monitoraggio dell'ozono al seguente indirizzo

http://www.arpa.veneto.it/dati-ambientali/bollettini/aria/previsione-ozono

Gruppi sensibili e disturbi

L'andamento temporale delle concentrazioni di ozono al suolo risente di una componente stagionale e giornaliera, ovvero, nei mesi da aprile a settembre, dalle ore 10 alle 18 e massimamente nelle prime ore del pomeriggio.

I gruppi di popolazione maggiormente sensibili all'aumento della concentrazione di ozono sono:

  • bambini
  • anziani
  • donne in gravidanza
  • soggetti affetti da patologie respiratorie e cardiovascolari

Inoltre possono essere particolarmente sensibili anche:

  • adulti in buona salute che fanno attività all'aperto (lavorativa o sportiva)
  • persone con malattie respiratorie (asma, broncopneumopatie croniche)

Nello specifico:

  • i bambini sono il gruppo a più alto rischio dato che trascorrono la maggior parte del periodo estivo all'aperto, sono impegnati in attività fisiche intense e aumentano  la frequenza degli atti respiratori inalando più inquinanti. I bambini hanno anche maggiori probabilità di sviluppare asma o altre malattie respiratorie;
  • gli adulti in buona salute che fanno attività all'aperto sono un gruppo più sensibile sono più esposti all'ozono rispetto alla popolazione meno attiva;
  • le persone con malattie respiratorie hanno i polmoni più vulnerabili agli effetti dell'ozono. Gli individui che si trovano in queste condizioni manifesteranno prima gli effetti da ozono e a concentrazioni più basse, ad esempio per le persone anziane.

I disturbi principali possono essere:

  • irritazione e infiammazione degli occhi;
  • irritazione e infiammazione delle prime vie respiratorie;
  • lacrimazione;
  • tosse;
  • fatica a respirare e affanno.

I consigli da seguire per evitare di subire gli effetti dell'ozono:

  1. ventilare gli ambienti domestici nelle ore più fresche quindi nelle prime ore del mattino, quando le concentrazioni di ozono sono più basse;
  2.  svolgere attività sportive o lavori pesanti alle prime ore del mattino o in tarda serata;
  3.  i soggetti più a rischio è più conveniente che trascorrano le ore più calde della giornata all'interno delle abitazioni ed evitino di svolgere attività fisica all'aperto, in particolare nelle ore di massima insolazione della giornata, (usualmente tra le 12 e le 18).
  4.  tutti evitino attività fisica intensa all'aperto nelle ore più calde e di massima insolazione della giornata.
  5.  durante il periodo estivo molti bambini, non andando a scuola, sono impegnati in attività di tipo ludico, culturale e ricreativo, pertanto i responsabili di queste iniziative devono seguire le indicazioni soprariportate, affinché vengano ridotte le esposizioni. Pertanto è preferibile che le attività sportive e i giochi di movimento, vengano svolte al mattino.

Ogni cittadino può contribuire limitando i comportamenti che, direttamente o indirettamente, portano ad un aggravamento dell'inquinamento ambientale, come per esempio limitare l'uso dei veicoli privati a motore, che contribuisco ad aumentare la concentrazione dei composti precursori all'ozono.

Va inoltre tenuto presente, che soprattutto nelle zone rurali, persiste la prassi di bruciare sterpaglie o residui agricoli, pratica da censurare perché oltre a comportare un serio rischio di incendi, contribuisce alla liberazione in atmosfera di composti  organici e ossidi di azoto che contribuiscono alla formazione di ozono.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 08/07/2024, 15:32

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