E la conservazione non può che passare dalla conoscenza e in quest’ottica ci si impegna a fondo.
Nell’ambito delle collaborazioni in corso con il dott. Dino Scaravelli del Dipartimento di Scienze dell’Uomo, dell’Ambiente e della Natura dell’Università di Urbino negli ultimi giorni del mese di luglio l’equipe congiunta con quella della dott. Melanie Huepkes, biologa e ricercatrice presso l’ Università tedesca di Tubigen, sono giunte a Badia Polesine (Rovigo) per un’indagine a livello europeo sulla variabilità “linguistica” e genetica del Pipistrello albolimbato. Specie ancora diffusa in Italia ma di cui si hanno in definitiva ancora poche informazioni ecologiche, il Pipistrello albolimbato è un tipico abitante delle cittadine e uno dei principali cacciatori di zanzare che popolano le nostre notti.
Siamo arrivati anche a Badia Polesine, tra gli altri siti in Italia e in Europa dove conduciamo questa ricerca, ci spiega Dino Scaravelli, grazie alla collaborazione con quanti proprio qui si impegnano alla conoscenza del territorio. La presenza di una colonia riproduttiva di Pipistrello albolimbato era stata segnalata al G.I.R.C. (Gruppo Italiano Ricerca sui Chirotteri) dai volontari del WWF Rovigo, che stanno raccogliendo informazioni sulla presenza delle diverse specie che popolano le notti rodigine, come il Seròtino comune (Eptesicus serotinus) che si riproduce per esempio presso l’antica torre Rossi a Masetti e in villa Finzi.
La ricerca in questione vede la dott. Huepkes come responsabile e va ad esplorare la diversificazione tra le popolazioni di questa specie di pipistrello in ambito europeo.
Pipistrellus khulii viene quindi registrato grazie all’ uso di sofisticati strumenti elettronici che permettono di acquisire anche suoni non udibili dall’orecchio umano e creando una libreria di matrici digitali che possono essere comparate, misurate e dimensionate. Poi la ricerca prevede anche la comparazione del patrimonio genetico, cercando di capire come la variabilità geografica si rispecchi nei geni e nei suoni emessi da questi animali. Senza arrecare alcun danno all’animale, con un solo piccolo pezzettino di pelle di non più di 3 mm, si possono analizzare parentele, distanze e contesti geografici.
Gli animali sono studiati in pochi minuti e i suoni raccolti in computer, senza disturbo, come il fatto che al controllo il giorno dopo sano stati ritrovati allo stesso rifugio sta a confermare.
Uno studio sofisticato e in grado di raccogliere importantissimi dati, dunque, che sarà certamente utile anche per la tutela di questi mammiferi così utili nel controllo degli insetti dannosi, così importanti testimoni del cammino evolutivo, così belli nel ricamare le nostre notti estive.
Con il presente comunicato stampa la sezione WWF di Rovigo invita chi rilevasse nelle proprie abitazioni, cantine o in aree boscate della provincia di Rovigo dei rifugi di chirotteri o pipistrelli in difficoltà, di contattare questi numeri telefonici: Eddy Boschetti 349 80 42 520, Guardie Venatorie Provinciali 800 998 636.
Rovigo, 04 agosto 2009
INDAGINE SULLA PRESENZA DI PIPISTRELLI A BADIA POLESINE (ROVIGO) 2007
di Badia Polesine :
1) Fornace abbandonata, frazione Salvaterra . marzo 2007, 4-5 individui, della specie
Pipistrello di Savi, Hypsugo savii.
(altre specie presenti in volo di caccia).
2) Intercapedine lamiera-muro, sul tetto di una villetta monofamiliare, in via Salvo D’Acqisto 6, Badia Polesine. Colonia estiva di allevamento di Pipistrello albolimbato, Pipistrellus kuhlii.
controllata da maggio a ottobre.
Numero massimo di individui osservati: 65.
3) Torre Rossi, in localita’ Masetti. All’interno della storica azienda agricola Rossi, due finestre murate all’ultimo piano della torretta ospitano due distinte colonie:
una di Serotino comune, Eptesicus serotinus
controllata da luglio a ottobre.
numero massimo di individui osservati: 65.
una di Pipistrello albolimbato, Pipistrellus kuhlii. consistenza: c. 20 individui.
La colonia/e è presente da diversi anni.
4) Villa Finzi, a Badia Polesine. Nel fabbricato della storica Villa Finzi, importante immobile dismesso di proprietà comunale, sono state individuate diverse colonie di pipistrelli; una in particolare, posta nell’intercapedine di una finestra parzialmente murata, è risultata essere
di Serotino comune, Eptesicus serotinus
controllata da luglio a ottobre.
numero massimo di individui osservati: 36.
In una occasione (a luglio) sono stati osservati più di 300 pipistrelli apparentemente in uscita dalla villa. Attorno ad essa e nel parco sono stati rilevati numerosi esemplari di Pipistrellus kuhlii e Hypsugo savii. Nella villa sono sicuramente presenti altri rifugi, da inviduare con precisione nella prossima stagione di ricerca.
5) Intercapedine saracinesca-muro, in via G.Carducci 63, a Badia Polesine.
Il rifugio, rilevato in data 17 luglio 2007, all’altezza di soli 2,5 metri, permette l’osservazione ravvicinata degli esemplari in uscita, della specie
Pipistrello albolimbato, Pipistrellus kuhlii. consistenza: 19 individui.
controllata da luglio a ottobre.
6) Intercapedine grondaia-muro, sul tetto di una villetta monofamiliare, in frazione
Salvaterra, in via dei Partigiani 287, Badia Polesine. Si tratta di una colonia estiva di Pipistrello albolimbato, Pipistrellus kuhlii.
Controllata da agosto a ottobre.
Numero massimo di individui osservati: 83.
All’interno della stortica Abbazia della Vangadizza, ubicata nel centro storico, non sono ancora stati trovati rifugi di Chirotteri, che utilizzano abitualmente il Parco dell’Abate come area di caccia.Sono stati invece osservati alcuni esemplari attaccati alle travi o sui muri esterni del parco.Un individuo e’ stato osservato mentre volava nel chiostro, in una giornata tiepida di dicembre 2006.
Un certo numero di cassette nido per pipistrelli, in legno, sono state posizionate in edifici e aree boscate del territorio, ma allo stato attuale, nessuna di esse sembra essere stata occupata.
Edoardo Vernier
Dipartimento di Biologia, Universita’ di Padova (collab.est.)
Claudio Vallarini
WWF sezione di Rovigo
Badia Polesine 04/10/2007
La presente ricerca e’ stata effettuata grazie alla collaborazione di: Assessore alla Tutela Ambiente Mario Cabassa, Francesco Previero, Gaetano Susanna, Luigi Rossi, Maura Miglioranza,Rinaldo Pantano, Paolo Rabacchin, James Jeerakathil, Paolo Aguzzoni e Massimo Morelli di Badia Polesine, e di Francesco Crestani, Eddy Boschetti e Giada Milan di Rovigo.
Si autorizza l’uso delle informazioni, citando gli autori, il titolo e la data.
Pagina aggiornata il 07/12/2023